In questa pagina proponiamo un modello di autofattura da scaricare e spieghiamo come deve essere compilato il documento.
Iniziamo con il dire che nel sistema fiscale italiano, la fattura è un documento che va emesso da parte del cedente di beni o del prestatore di servizi in favore dell’acquirente. Colui che emette la fattura è tenuto a riportare tutte le informazioni essenziali previste dalle leggi, così come anche l’importo totale comprensivo di IVA. L’IVA applicata dal cedente sulle merci e i servizi ceduti o erogati rappresenta per esso un debito verso l’Erario, mentre per il cessionario che la paga rappresenta un credito.
Nel caso dell’autofattura, siamo davanti all’emissione di un documento fiscale da parte del cessionario o committente verso la propria persona. Si tratta, quindi, di un’eccezione al sistema ordinario di fatturazione ed è chiaro che ciò possa essere consentito solo nei casi previsti dalle norme.
Autofattura per gli Omaggi
I beni possono essere ceduti a titolo di omaggio senza necessità di emettere l fattura, se l’importo risulta essere di valore inferiore a 25,82 euro. Nel caso in cui l’importo dell’omaggio sia di valore superiore, è necessario scegliere una delle seguenti soluzioni
Emettere una fattura, se si vuole esercitare la rivalsa dell’IVA nei confronti del cliente a cui è stato fatto l’omaggio.
Emettere un’autofattura, nel caso in cui non si eserciti la rivalsa dell’IVA
Registrare l’omaggio nel Registro degli Omaggi.
Autofattura Autoconsumo
Un altro caso di possibile applicazione dell’autofattura si ha per l’acquisto di beni, che siano destinati all’utilizzo da parte dell’imprenditore, autoconsumo, o degli altri soci, oppure per finalità esterne, ma in ogni caso non legati all’attività produttiva. Pertanto, è necessaria l’emissione del DDT, Documento Di Trasporto, con causale autoconsumo e l’indicazione del soggetto a cui i beni sono destinati, oppure si dovrà emettere un’autofattura da registrarsi nel registro delle fatture emesse e non in quello degli acquisti.
Autofattura per Mancato Ricevimento Documento
Un altro caso di utilizzo dell’autofattura si ha per il mancato ricevimento del documento fiscale entro i 30 giorni dalla data in cui viene effettuata l’operazione. Il cessionario dovrà pagare l’imposta non versata dal cedente e presentare all’ufficio competente un’autofattura in doppia copia. Lo stesso dicasi per i casi di emissione di fattura irregolare, chi la riceve deve provvedere entro i 30 giorni alla regolarizzazione con la presentazione in duplice copia dell’autofattura e il pagamento dell’imposta.
Autofattura Reverse Charge per Acquisti da non Residenti
Quando gli acquisti di beni e le prestazioni di servizi vengono effettuati da soggetti non residenti in Italia e che non hanno alcuna rappresentanza legale sul nostro territorio nazionale, si rientra in regime di reverse charge, ovvero di emissione della fattura da parte di chi acquista il bene o riceve la prestazione del servizio, contrariamente alla regola ordinaria. L’intento del legislatore risiede nel contrasto dell’evasione fiscale. In sostanza, visto che è probabile che un soggetto con sede al di fuori dell’Italia non versi l’IVA allo stato italiano, si fa ricadere l’onere sull’acquirente. Fa eccezione il caso, in cui l’importo IVA da versare si desume dalle bollette doganali.
Per gli acquisti intracomunitari, la fattura deve essere integrata con l’IVA applicando il meccanismo di reverse charge, se la fattura emessa dal soggetto estero è imponibile sul territorio italiano. Per gli acquisti di beni da fornitori UE identificati in Italia, la fattura va integrata con l’IVA italiana. Un esempio può essere quello di Amazon, che in una prima fase cede il bene a un suo rappresentante fiscale in Italia e successivamente questi emette la fattura con IVA al cliente finale, dando origine a un’operazione interna. Per le erogazioni di servizi, bisogna indicare sempre l’integrazione, ma solo nel caso in cui chi effettua la prestazione abbia sede in un altro stato UE.
Autofattura Agricoltura
Gli agricoltori italiani con volume d’affari non superiore ai 7.000 euro all’anno possono scegliere avvalersi dell’esonero agricolo, un regime fiscale che li esenta dalla registrazione delle vendite nell’apposito registro e dall’emissione della fattura. Solo per volumi di affari superiori si è tenuti a presentare una contabilità, per quanto semplificata possa essere. Tuttavia, gli acquirenti di beni da tali soggetti sono tenuti ad emettere l’autofattura, indicando quale risulta essere l’IVA applicata alle transazioni.
Di conseguenza, l’agricoltore conserva l’autofattura e trattiene l’IVA sulla fattura, mentre l’acquirente registra la fattura in una sezione separata del registro degli acquisti. Ma vediamo adesso come emettere un’autofattura per gli acquisti da agricoltori che beneficiano dell’esonero.
Per iniziare, a sinistra del documento vanno inseriti i dati dell’agricoltore esonerato, ovvero nome o denominazione, indirizzo dell’attività, codice fiscale e Partita IVA. Di seguito va indicata la numerazione dell’autofattura, la cui progressione deve essere a parte rispetto a quella delle fatture ordinarie. Quanto alla causale, va indicato per acquisti di prodotti agricoli da ditta esonerata, facendo attenzione a aggiungere i dati fiscali relativi al cedente. Successivamente vanno riportati l’importo imponibile, quello relativo all’imposta e l’importo totale da pagare. Infine, va riportata la dicitura Autofattura emessa per acquisti da soggetto esonerato ex D.P.R. 633/’72, art.34, comma 6.
Termini Emissione e Registrazione Autofattura
Per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi specifici, specificati negli articoli 7-quater e 7-quinquies del DPR n. 633/72, l’autofattura deve essere emessa nel momento in cui viene effettuata l’operazione.
L’autofattura deve poi essere registrata nel registro delle fatture emesse entro 15 giorni e nel registro degli acquisti anteriormente alla liquidazione periodica o alla dichiarazione annuale nella quale viene esercitata la detrazione.
Le prestazioni di servizi generici si considerano effettuate nel momento in cui sono completate.
L’autofattura deve essere emessa al momento di effettuazione dell’operazione, articolo 21, comma 4, lettera d) del DPR n. 633/72, e registrata nel registro delle fatture emesse entro il termine di emissione, con riferimento al mese di effettuazione dell’operazione, e nel registro degli acquisti anteriormente alla liquidazione periodica o alla dichiarazione annuale nella quale viene esercitata la detrazione.
Sanzioni per Mancata Autofattura
Chi avesse dubbi sulla possibilità o l’obbligo di emettere un’autofattura, dovrebbe rivolgersi a uno studio professionale, al fine di avere chiarimenti sulla disciplina. Ricordiamo, infatti, che siamo nel campo di applicazione delle normative fiscali e che in caso di omissioni o irregolarità si è oggetto di sanzioni. Da Gennaio 2016, l’acquirente o il committente che non adempie al regime del reverse charge è soggetto all’applicazione di una sanzione minima di 500 e una massima di 20.000 euro, se esso ha diritto alla detrazione totale dell’imposta. Se, invece, il cedente di beni o prestatore di servizi non adempie per errore agli obblighi fiscali, viene colpito da una sanzione minima di 250 e una massima di 10.000 euro. In entrambi i casi, le sanzioni si riferiscono ai casi di piena detrazione dell’imposta, relativamente agli acquisti dei beni per i quali vi è stata commissione l’omissione o l’irregolarità. Altri casi di sanzioni si hanno anche per i casi di omissioni o irregolarità con imposta indetraibile e di operazioni non contabilizzate.
Conclusioni
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, l’autofattura sta diventando sempre più diffusa come modalità di adempimento dei documenti fiscali, perché il legislatore ha esteso i casi di applicazione, in modo da minimizzare l’evasione dell’IVA. L’inversione dell’onere di emissione della fattura rende meno probabile evadere l’imposta, a beneficio delle casse statali. In caso di evasione, infatti, non solo il cedente non versa un centesimo all’Erario, ma l’acquirente compensa dall’IVA a debito quella a credito relativa all’acquisto.
Il fac simile di autofattura presente in questa pagina presente un esempio piuttosto semplice e può essere utilizzato come modello per la realizzazione di questo documento.