In questa pagina proponiamo un modello di lettera di sollecito di pagamento fattura da scaricare e spieghiamo come deve essere compilato il documento.
Il pagamento puntuale delle fatture tra aziende è diventato uno dei principali problemi dell’economia italiana degli ultimi anni. A causa della crisi economica, si è creato un circolo vizioso, per cui molte imprese non sono più in grado di onorare diversi propri impegni, almeno non alle scadenze pattuite, scatenando problemi di liquidità nelle imprese creditrici, che a loro volta sono costrette a rinviare il pagamento di fatture emesse nei loro confronti per l’acquisto di beni e servizi. Risulta essere proprio la Pubblica Amministrazione che si è resa principale responsabile di questa crisi di liquidità, accumulando decine di miliardi di pagamenti arretrati nei confronti delle imprese privati fornitrici.
Prima di arrivare alle vie giudiziarie, che oltre ad essere lunghe, sono anche complesse e non è detto che portino all’esito sperato, si potrebbe scegliere di inviare al debitore inadempiente una lettera di sollecito per il pagamento di una o più fatture, che punta a risolvere il contenzioso. In genere, la stessa fattura contiene la tempistica dei pagamenti. Questi documenti contabili vengono solitamente emessi, infatti, a 30, 60 o 90 giorni, termine entro il quale il debitore è tenuto al pagamento.
Si consiglia, ai fini probatori, di inviare la lettera di sollecito pagamento fattura in forma di raccomandata oppure tramite posta elettronica certificata.
Vediamo quali elementi deve contenere una lettera di sollecito per il pagamento di una fattura. Per iniziare, i dati del creditore, mittente, e del debitore, destinatario, l’importo da pagare, riferimenti al numero e alla data di emissione della fattura a cui è legato il sollecito, le modalità per effettuare il pagamento, i riferimenti agli eventuali numeri delle precedenti lettere di sollecito inviate.
In genere, la prima lettera di sollecito inviata dovrebbe avere un tono non aggressivo, con il quale si rammenta al debitore di saldare il pagamento, i cui termini risultano scaduti. A questo punto, si spera che il pagamento venga eseguito e la questione si possa chiudere senza problemi. Se, invece, il debitore non risponde al sollecito o, anche se lo fa, non rispetta l’impegno assunto e continua a restare moroso, si procede all’invio di una seconda lettera di sollecito. Il tono di questa sarà chiaramente più formale, in quanto si avverte il destinatario che nel caso continuasse a non pagare la fattura, si procederà legalmente. Se il debitore continuerà a non pagare, si procede ancora con una terza e ultima lettera di sollecito, che si consiglia stavolta fare redigere da un avvocato, in modo che sia chiaro una volta per tutte al destinatario a quali conseguenze si andrà incontro continuando a non pagare.
Va ricordato che, dopo la scadenza dei termini di pagamento, la fattura produce interessi di mora in favore del creditore. Anche senza usufruire di questi, egli ha il diritto a ottenere da parte del debitore le spese sostenute per procedere alla riscossione, compresa l’eventuale assistenza da parte di società apposite per il recupero del credito. Una volta superati i termini di scadenza per il pagamento della fattura, salvo diverso accordo tra aziende, iniziano a maturare gli interessi di mora, che risultano pari al tasso deciso dalla BCE ogni sei mesi e pubblicato dal Ministero dell’Economia sulla Gazzetta Ufficiale, aumentato dell’8% per le transazioni avvenute dall’1 gennaio 2013, mentre per quelle precedenti la maggioranza sarà del 7%.
Nel caso in cui si intendano applicare anche le spese sostenute per il recupero del credito o gli interessi di mora, questi vanno indicati nella lettera di diffida e sommati al credito originario, questo pari al prezzo della fattura emessa.
Il fac simile di lettera di sollecito di pagamento presente in questa pagina può essere scaricato e modificato inserendo i propri dati e quelli relativi alla fattura che deve essere pagata.